Esce venerdì 24 giugno 2022 “Glicine“, il disco di debutto del progetto nicedays: pop dalle venature urban e lo-fi. Noi lo abbiamo intervistato per farci raccontare qualcosa in più su come nasce il suo ultimo progetto!
Ciao, benvenuto! Il 24 giugno pubblichi il tuo disco di debutto dal titolo “glicine”, ti va di raccontarci come nasce e a cosa si riferisce il titolo?
Ciau, il disco nasce nel lontano 2018, cercando di condensare dubbi e paure legate al passato e al futuro.
inizialmente il nome del disco avrebbe dovuto essere wisteria, ovvero glicine in inglese, questo perché condivide la radice con wistfulness, ovvero nostalgia. Abbiamo deciso di usarlo in italiano, tanto il colore viola a me evoca un po’ di magone.
Nicedays Si caratterizza di un pop dalle venature urban e lo-fi: Ci sono degli artisti a cui ti ispiri particolarmente?
La maggior parte delle mie influenze musicali risiede nella produzione dei 90/00. Ho sempre ascoltato gruppi come i Verme, amando però anche le melodie vocali più dolci. Attualmente Generic Animal e Alex g sono forse le mie influenze contemporanee maggiori.
C’è un brano che condensa al meglio, secondo te, le caratteristiche presenti nell’album?
Secondo me “dei pianeti”: la struttura è abbastanza pazzerella ma mantiene una coerenza sonora che mi rende soddisfatto.
Ma parliamo di te: chi si nasconde dietro lo pseudonimo di nicedays e cosa fa quando non si occupa di musica?
Mi nascondo io, che lavoro come grafico principalmente per la televisione, che bevo le birrette e cerco di capire come stare in equilibrio.
C’è un messaggio che vuoi veicolare con il tuo album?
L’unico messaggio che vorrei veicolare è che vivere nel presente è per me la cura contro la paura. Grazie dell’intervista 🙂