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Le Interviste di Z: a “Fari Spenti” alla scoperta di Leo Lennox

Dopo le buone conferme degli ultimi singoli, Leo Lennox prende la rincorsa verso la pubblicazione del suo nuovo disco con un brano che ha lo stesso sapore della notte, quando si impasta tra i denti il buio dei lampioni e i fari sembrano denti nell’oscurità: “Fari Spenti” è il nuovo tuffo (ad occhi chiusi) di Leo Lennox, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 23 febbraio per Revubs Dischi.

Abbiamo deciso di fare qualche domanda all’artista per saperne di più…

Ciao Leo, bentornato con “Fari Spenti”. Cos’è successo in questi mesi di silenzio, dopo l’uscita di “Pour moi”?

“Fari Spenti” sembra in qualche modo riflettere quella ricerca di qualcosa che pare essere perduto, in sinergia – a suo modo – con una contemporaneità che ci ha sempre più privato di un preciso baricentro. Ne approfittiamo per chiederti: tu come hai vissuto la pandemia?

Raccontaci, a questo punto, del tuo nuovo singolo “Fari Spenti”!

Sei solito trasportare la tua musica anche in forma “video”, attraverso clip ben fatti. Ne hai uno in previsione anche per “Fari spenti”? Credi che oggi abbia ancora senso, in un mondo che sembra essersi spostato solo sulla fruizione Spotify, realizzare un videoclip di un brano?

Quali sono le principali influenze di Leo Lennox? Dentro la tua musica, si avverte un’importante miscela di più mondi musicali.

Cosa dobbiamo aspettarci dal Lennox del futuro?

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