Amiche ed amici di MusikZ, siamo con Marco Galimberti!
Ciao Marco, ci spieghi in breve cosa ti ha spinto a scrivere il nuovo singolo “Ero solo un bambino”?
Ciao a tutti e grazie mille per l’invito!!! La canzone nasce da un periodo in cui sentivo poca vicinanza, da parte delle persone a cui tengo, a questo mio progetto da solista. Se hai il sogno della musica è molto facile perdersi d’animo e pensare di abbandonare tutto. In una sera è nato il testo della canzone, quasi un anno dopo Luca Sala ha composto la musica e poco dopo è nata la versione definitiva della canzone.
Sei soddisfatto di questa nuova uscita? Cosa vuoi comunicare con il brano?
Sono molto soddisfatto di questa uscita perché era una canzone che avevo in cantina da tanto tempo ormai e sono contento che finalmente la possano ascoltare tutti.
Il brano vuole comunicare la voglia di fare musica che ho, ma anche la voglia di seguire il mio sogno di quando ero bambino appunto.
Come mai la scelta di questo titolo?
Perché fa effetto ahahah scherzi a parte, mi sembrava un titolo forte, una frase che arriva subito la prima volta che la si legge o la si ascolta all’interno della canzone. Racchiude il senso di tutta la canzone.
Come definisci il genere che fai?
Lo definirei pop o indie pop. Mi piace mettere dentro a quello che faccio ora anche il mio background fatto di musica punk tipo Green Day, Blink 182, Rancid e il rock che ho ascoltato durante tutta l’infanzia.
Ci sono degli artisti con cui ti piacerebbe collaborare?
Mi piacerebbe collaborare con Ultimo. E’ un’artista che sento vicino sia nel modo di scrivere sia nel modo di intendere la musica, quindi diciamo che questo potrebbe essere il mio sogno nel cassetto.