Dalle Marche al Cosmo!!!
Gli Züth! tornano con il nuovo disco “La Cosmonautica”: l’incertezza e l’instabilità nei confronti del futuro
vengono racchiuse nel nuovo lavoro della band marchigiana.
E’ online ormai sulle migliori piattaforme digitali “La Cosmonautica”, il secondo disco della band marchigiana Züth!.
Anticipato dal singolo “Eroticaerobica”, l’album vede come apripista la title track del lavoro. Il main theme del brano e del lavoro in generale risulta essere l’incertezza nei confronti della vita e del futuro.
Gli Züth! triescono a trasmetter perfettamentee questa sensazione di insicurezza sia attraverso le diverse sfumature di sound sia attraverso i profondissimi testi e le storie dei protagonisti dei brani che ci catapultano direttamente dentro quell’oblò dal quale Jurij Gagarin guarda la terra dallo spazio.
“Abbiamo deciso di anticipare il disco con Eroticaerobica perché è la canzone in cui abbiamo racchiuso tutta la nostra eccentricità. Per descriverla quale miglior immagine se non quella dei mitici anni ‘80 dove le parole d’ordine erano moda, libido e stravaganza?” dicono gli Züth! a proposito del singolo.
Il disco, musicato e prodotto da Antonio Berdini, Gaetano Marinelli, Matteo Sanguigni, Irene Laslo, Mattia Cotechini, Romina Marcelli, Alessandro Ciucani sarà online su tutti i digital stores dal 30 ottobre.
Abbiamo scambiato due chiacchiere con loro in pieno stile Musikz, a voi l’intervista:
“La Cosmonautica” è online sulle maggiori piattaforme di streaming.
Parlateci un po’ di questo disco e di come è nata l’idea per questo strabiliante secondo lavoro.
La Cosmonautica è il nostro secondo lavoro in studio. È stato sicuramente un disco sofferto, nel senso che abbiamo speso moltissimo tempo nella scrittura dei brani e negli arrangiamenti e questo non perché non avevamo idee, anzi, ne avevamo fin troppe, bensì perché abbiamo dovuto fare un’accurata selezione.
Ciò che ha dato inizio a questo lavoro è stato sicuramente il brano che porta il nome del disco. Il testo (scritto da Gaetano Marinelli) ci ha subito fatto pensare al tema del viaggio e con l’immagine in testa di un cosmonauta che vaga solo per lo spazio abbiamo composto anche gli altri brani. Non a caso l’intero album è dedicato a Juri Gagarin, il primo uomo nello spazio.
“Eroticaerobica” è il primo singolo estratto, un pezzo dal carattere provocatorio e stravagante ma soprattutto ricca di influenze anni ‘80. Come è nata l’idea per il video?
Possiamo descrivere Eroticaerobica come un mix delle mode provenienti dagli anni 80. In quegli anni nei cinema spopolava Flashdance e ad oggi la scena dell’audizione di ballo è ancora ben impressa nell’immaginario collettivo. Nel video di eroticaerobica abbiamo ricreato quella scena in modo da portare lo spettatore a fare un tuffo nel passato.
Ci teniamo a ringraziare Pierluigi De Rubertis che ha girato il video e Alexandra Aftanase che ha impersonato la “nostra” Jennifer Beals (la protagonista di Flashdance).
Se doveste scegliere un brano dal vostro nuovo album che più rappresenta la vostra essenza, quale scegliereste?
È sempre difficile scegliere, ma nel brano “La Salle des Etoile” c’è, a nostro parere, la nostra nuova maturità artistica. È un brano a cui tutta la band è legata molto e quando l’abbiamo registrata in studio si è creata un’atmosfera particolare nella quale tutti noi eravamo immersi e ci sentivamo a nostro agio.
Parlando di live, volete darci qualche piccola anticipazione su dove potremo vedervi prossimamente?
Il nuovo live sarà molto diverso da quelli passati. La scaletta comprenderà gran parte dei brani presenti all’interno de “La Cosmonautica” e stiamo lavorando ad una particolare scenografia ispirata alla grafica del nuovo album. Per il momento non possiamo svelare altro…
Se doveste nominare un artista o una band che ha influenzato in modo particolare il vostro lavoro, che nome fareste e perché?
Non abbiamo un unico artista di riferimento e cerchiamo sempre di essere noi stessi cercando di non assomigliare agli altri. Parte dei nostri ascoltatori però molto spesso ci accomuna ai Baustelle e di questo siamo comunque onorati perché li riteniamo tra i migliori artisti italiani del panorama musicale.
Facendo un piccolo salto nel passato, precisamente all’Oceano Tour, volete condividere con noi com’è stato esibirsi sul palco dell’Ariston di Sanremo? è un’esperienza che rifareste?
Nel 2018 abbiamo partecipato alle selezioni di Sanremo Rock della regione Marche per metterci alla prova dopo un periodo di stop dagli impegni musicali. Era partito tutto per gioco e nel giro di poche settimane ci siamo ritrovati in finale sul palco dell’Ariston di Sanremo. È stata un’esperienza surreale perché suonare in quel teatro era impensabile fino a poco tempo prima. Quel luogo lo avevamo sempre visto in TV durante il festival della canzone italiana e trovarsi lì per far ascoltare la propria musica era già una grandissima soddisfazione. I giorni trascorsi a Sanremo probabilmente li porteremo nel cuore per tutta la nostra vita.
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